La testimonianza di Pino, un anello come simbolo del loro amore
Una sera che sembrava come tutte le altre, Cla è rientrata a casa con un sorriso furbo e una proposta a bruciapelo: sposiamoci! Lo ammetto, anche se vivevamo insieme da tanti anni non avevo mai pensato seriamente al matrimonio, io vivo con la testa sempre un po’ tra le nuvole e di solito le convenzioni sono l’ultimo dei miei pensieri. Così ho risposto: va bene, pensiamoci… Naturalmente non era questa la reazione che si aspettava, neanche lei brilla per romanticismo ma in questo caso un po’ di entusiasmo le avrebbe fatto piacere.
Certo che volevo sposarla, ero solo stato colto di sorpresa, e ho deciso di dimostrarglielo nell’ultimo modo che si aspettava da me: con un anello!
Ho pensato subito a Eva. Cla si era già rivolta a lei per un ciondolo da regalare che aveva riscosso grande successo, e poi sapevo che era molto esperta e aveva realizzato anelli per alcuni dei nostri amici: potevo fidarmi. L’ho chiamata, le ho spiegato che avevo le idee piuttosto confuse e abbiamo fissato un appuntamento nel suo laboratorio.
Pochi giorni dopo ero da lei e osservavo affascinato gli strumenti e i macchinari della “bottega” artigiana, a pensarci bene devo averle fatto perdere un po’ di tempo con le mie domande e curiosità. Quando è arrivato il momento di fare sul serio ho subito confessato che non avevo idea di quale fosse l’anello giusto, sapevo solo che cosa non doveva esserci: diamanti e perle. Non che volessi fare il tirchio, so di certo che lei non li ama molto.
A quel punto Eva ha preso in mano la situazione e ha cominciato a farmi qualche domanda, come per scolpire un’idea martellando via le parti superflue e arrivare al nocciolo: “Ti sembra che possa preferire l’oro giallo o bianco?” Sicuramente bianco. “Di solito le piacciono le forme morbide e arrotondate o definite e spigolose? Prova a pensare a come si veste, alle scarpe che porta, alle borse che usa…” Beh, certamente arrotondate. E così via.
Dopo poco Eva ha preso la matita e ha cominciato a disegnare qualche schizzo. Piano piano è arrivata a un anello aperto, con le due estremità affiancate nella parte anteriore, e mentre perfezionava il disegno ci siamo accorti che la curva di una delle estremità formava una C: l’iniziale del suo nome. Era fatta, era questo l’anello giusto.
Anello personalizzato, su misura in oro bianco, creato da eva per Clarissa.
Gliel’ho dato una sera dopo una cena tranquilla, e l’ho davvero sorpresa: non si aspettava quel regalo da parte mia. Ma le è piaciuto davvero, perché riassume molte delle cose che ama: semplicità, artigianalità, originalità e valore simbolico.
Un anno dopo, come in ogni finale che si rispetti, ci siamo sposati. E naturalmente è stata Eva a creare le fedi!
Pino
